L’abbiamo desiderata tanto ed è stata all’altezza delle nostre aspettative.
Un’esperienza bellissima, una città indimenticabile nella quale tornerò sicuramente perché mi è rimasta nel cuore e perché ho ancora tante cose da vedere.
Ho amato le case, le loro facciate, le finestre con i balconi decorati da ringhiere in ferro battuto, la loro dignitosa austerità ma non algida, ho amato la pulizia, il decoro e la sicurezza di Madrid. Le strade, i viali e le piazze. Ho girovagato per i quartieri a tutte le ore e ho sempre trovato cortesia e gentilezza. La città offre molto verde e fontane per rinfrescarsi, vista la calura soprattutto nelle ore pomeridiane.
Madrid va visitata almeno una volta nella vita ma sicuramente va vissuta, come fanno i madrileni. Quindi via alle tapas al mercato di San Miguel, alle sieste, alle passeggiate a mezzanotte con le strade gremite, alla riposo nel Parco del Buon Retiro, alla fresca e dolce sangria.
Dopo alcuni giorni che eravamo in città ho deciso di portare Marco a vedere Toledo, città patrimonio mondiale dell’Unesco.
La cittadina è facilmente raggiungibile dalla stazione di Atocha, che è attigua ai più importanti musei di Madrid:il Prado e il Reina Sofia. Parte un treno ogni ora sin dalle 6.50 delle mattino. Così ci organizziamo per prendere il treno delle 9.20. Ci possiamo tranquillamente arrivare a piedi. Il mio appartamento situato nel multietnico e colorato quartiere Lavapies distava 20 minuti da Atocha e 10 minuti dalla centralissima Plaza Mayor.
Però c’è anche una comoda Metro che collega tutto in pochi minuti, se non si vuole camminare. Per tre giorni di tarjeta turistica (è proprio una tesserina che vi stampa la macchinetta automatica, presente prima di entrare in ogni stazione) si spendono 18 euro. Dopodiché si può caricare da un solo viaggio in su.
Il nostro treno è diretto e va da Madrid a Toledo in mezz’ora. Uno spettacolo. Giunti alla bella stazione in stile moresco decorata da torrette e maioliche si deve camminare circa 25 minuti per raggiungere la città che è sopraelevata su un colle di granito e praticamente difesa per 2/3 del suo perimetro dal fiume Tago che la circonda e per il resto da alte mura e porte impenetrabili che per secoli l’hanno resa inespugnabile. Se non volete camminare con 5 euro i taxi vi portano dalla stazione alla piazza centrale di Toledo.
Toledo è stata abitata sin dalla preistoria e colonizzata da romani, ma nel 554 a.c. divenne capitale visigota della Spagna di allora. Nel 712 vi giunsero i mori, arabi quindi, che trovandovi comunità cristiane ed ebree permisero loro di continuare a professare i loro culti e a lavorare, facendo così prosperare la città. Questo aspetto della storia di Toledo mi è piaciuto molto e mi ha affascinato; non sempre, quindi, la storia riporta eventi di intolleranza e soppressione. La storia può insegnare che la convivenza di diverse etnie e religione può essere favorevole e auspicabile.
La città è visitabile a piedi e suggerisco di farlo, magari con una mappa e un itinerario consigliato, per non perdervi qualche tesoro nascosto. Io ho usato la guida del National Geographic che mi è stata più utile di una mappa acquistata in loco.
Da non perdere la Cattedrale, magnifico esempio di gotico spagnolo.
L’Alcazar, antica fortezza di pianta quadrata, imponente e visibile da molto lontano è visitabile entrando a vedere il Museo dell’esercito.
Ho trovato bella e affascinante all’interno, pur nell’estrema semplicità, la Iglesias de San Roman,si entra con pochi euro per visitare il Museo di arte visigota. La chiesa che era originariamente visigota è in stile mudéjar e risale al XII secolo, ma nei secoli seguenti ha subito aggiunte e modifiche: coesistono così colonne romane, archi califfati, affreschi romanici, una cappella plateresca, ossia molto ornata. All’interno vi si trova la storia scritta su tabelloni e molti reperti archeologici. Il maggior interesse è proprio dato dalla molteplicità di stili.
Prima di arrivare quasi alla puerta del sol ingresso principale della città , ci si imbatte nella Mezquita del Cristo del La luz, una ex moschea del 999 a.c.
Nella città ve ne erano dieci, questa è l’unica che è rimasta così come era. Un’iscrizione in arabo nei mattoni ne rivela l’identità originaria di moschea, ma nel 1186 Alfonso VI si dice sia stato guidato da una luce che gli fece scoprire un Cristo crocefisso, nascosto e sepolto. Il re lasciò il suo scudo lì con l’iscrizione : “Questo è lo scudo che il re Alfonso VI ha lasciato in questa cappella quando conquistò Toledo, ed il primo masso fu posto qui”.
L’edificio fu poi regalato dal re Alfonso VIII ai Cavalieri dell’ordine di San Giovanni che aggiunsero l’abside e la rinominarono Cappella della Santa Croce (Ermita de la Santa Cruz).
Anche in questo caso vale la pena pagare i pochi euro per l’entrata perché bisogna vedere l’interno e l’esterno dal giardino.
In così poco spazio si percepisce un senso di grande equilibrio.
All’esterno è stata rinvenuta una vecchia strada romana, larga 5 metri e altri reperti dell’epoca romana. In pochi metri quadri è racchiuso un vero tesoro di storia, architettura e religioni.
All’interno delle mura della città, comunque non grandissima, vi sono anche due sinagoghe, una costruita dai Mori per gli ebrei: la Sinagoga de Santa Maria la Blanca, dagli interni candidi.
Per parecchi secoli le tre culture convissero e i commerci proliferarono. Ebbero anche un ruolo molto importante nello sviluppo del mondo occidentale in diversi campi importanti come l’astronomia, la matematica, la medicina, la musica e la letteratura.
Solo nel 1492 l’intolleranza sortì il suo primo effetto con l’espulsione degli ebrei e l’economia ne risentì parecchio. Un altro colpo fu inferto alla città da Filippo II con lo spostamento nel 1561 della corte a Madrid, ma solo nel 1614 gli ultimi discendenti musulmani furono espulsi e l’industria manifatturiera tracollò.
Però a me piace pensarla multietnica e tollerante e ricordarla con le parole benaugurali con cui si è concluso il giro panoramico fatto con il trenino, che consiglio vivamente.
Esse sono :
Salam aleik ( arabo)
Shalom (ebraico)
La paz sea contigo (spagnolo cristiano)
La pace sia con voi.
Quali parole più belle si possono ascoltare?