GOURDON, IL NIDO D’AQUILA IN PROVENZA

GOURDON, IL NIDO D'AQUILA IN PROVENZA

GOURDON, IL NIDO D'AQUILA IN PROVENZA

Era da parecchio tempo che studiavo i cataloghi della Pesci Viaggi per le gite in giornata, ma non mi decidevo mai. Mi sono salvata la loro pagina Facebook sullo schermo dello smartphone e ogni tanto sbirciavo tra le proposte, finché alla fine  mi sono decisa e ho fatto la mia scelta:  Gourdon e Cannes.

Tutto in giornata, a soli 45 euro, guida inclusa, pranzo escluso.

Ho aspettato il pullman alle 7,30 dall’uscita del casello di Pra’. Più comodo di così!

Io amo viaggiare, scoprire cose nuove, imparare, ma a volte questo desiderio si scontra con un po’ di pigrizia e con il fatto che non adoro guidare troppo a lungo. Mi sono dovuta obbligare ad alzarmi alle 6 anche di sabato! Ma ne è valsa la pena.

II viaggio è andato bene, abbiamo fatto una pausa  ad Arma di Taggia, dove poi è salita anche Raffaella, la nostra accompagnatrice molto brava e loquace. In realtà non avevo intenzione di scrivere un articolo di questa gita ma in men che non si dica mi sono trovata a prendere appunti su tutte le cose interessanti che ci raccontava Raffaela. E così ecco qua.

Abbiamo oltrepassato la costa di Sanremo, caratterizzata da ville e serre, per dirigerci verso il confine e oltrepassare la val Roja, divenuta in buona parte francese con i trattati del 1947, dopo la fine della seconda guerra. Poiché nel 1941 le truppe italiane avevano utilizzato proprio quella valle per entrare in Francia nei trattati insistettero per averne il controllo.

Appena dopo una galleria, dopo il confine, compare Mentone, il cui simbolo sono i limoni. Questo agrume è protagonista del bel carnevale di Mentone, detto anche Fête du Citron®, secondo solo a quello della vicina Nizza ed esistente da ben 75 anni. Un tempo i limoni venivano coltivati e inviati nel Nord Europa, grazie al clima mite, dovuto all’assenza di venti di tramontana e maestrale per le caratteristiche del territorio; ora il commercio degli agrumi non esiste più. Le piante tuttora esistenti, producono un frutto con i semi, con la buccia spessa anche se molto profumato e ricco di oli essenziali, ma che non può competere con quelli commercializzati nelle retine, con buccia sottile, senza semi e molto succosi. Quest’anno il tema del Carnevale era Bollywood e sono state utilizzate ben 135 tonnellate di limoni, acquistati per l’evenienza, per i carri e per le sculture.

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I carri sono visibili, oltre che nelle giornate di sfilata, in apposite aree a pagamento durante tutto il periodo. Il prossimo anno si svolgerà dal 16 febbraio al 3 marzo 2019 e io ci sto già facendo un pensierino. Pare che sia uno spettacolo imperdibile e non vorrei perdermelo, proprio ora che l’ho scoperto!

Ah, dimenticavo, i francesi amano raccontare che fu Eva, cacciata dal Paradiso Terrestre,a  portare con sé il limone. Ella aveva affermato che avrebbe lasciato il prezioso frutto solo in un luogo che le avrebbe ricordato l’Eden. Lo trovò in Mentone e lì lasciò l’agrume.

Poco dopo passiamo sotto la roccia detta Testa di Cane,  che domina il passaggio sopra il Principato di Monaco per dirigerci verso Nizza ed uscire così dall’autostrada.

Gourdon

Affrontiamo così la salita nell’entroterra che ci porterà a 760 mt sul livello del mare, nelle Prealpi francesi, nella Valle del Loup che è il fiume che vi scorre dentro. La valle è ampia e nelle belle giornate, una volta in cima si può scorrere la vista per 80 km da Nizza a Cap D’Antibes a Cap Roux. Oggi siamo abbastanza fortunati, la giornata è serena.

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Gourdon, la vista fino ad Antibes

Gourdon è un’antica cittadina fortificata saracena, chiamata il nido d’aquila per la sua caratteristica posizione arroccata, una delle tradizione architettoniche più suggestive in Provenza. Da qui , avamposto dei pirati, partivano le scorribande. La posizione inespugnabile, le mura e la fortezza, sui cui resti fu costruito il Castello ne facevano un luogo perfetto per ritirarsi e difendersi.

GOURDON, IL NIDO D'AQUILA IN PROVENZA
Gourdon , il nido d’aquila

E’ ad oggi considerato tra i più bei villaggi di Francia.

La visita si snoda in un dedalo di stradine e vicoli stretti, è tutto molto raccolto e in breve tempo ci si ritrova sempre nello stesso punto. La conservazione degli edifici è mirabile e nonostante in alcuni momenti possa sembrare quasi artificioso la caratteristica aria provenzale viene integralmente rispettata,anche grazie ai bei negozietti e alla colorata merce esposta.

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Gourdon, vicoli
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Gourdon, vicoli
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tipica finestra provenzale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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girasole, sullo sfondo ceramiche
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tutte diverse e variopinte, le borse di paglia

 

Ho cercato di non farmi tentare da un acquisto impulsivo ma non ci sono riuscita e nel negozio di ceramiche ho comprato una rana per la mia collezione (ne ho più di 50!) benché tra i souvenir quello che va per la maggior è la cicala, simbolo della Provenza. Di sicuro la presenza di quest’insetto, bruttino a dire il vero, è molto rilevante nel Sud della Francia e lo rivela l’assordante rumore che esse producono d’estate. Un detto svela che esse esistono in così gran quantità per tenere svegli i francesi, intorpiditi dal caldo e dal relax.

L’altro acquisto l’ho fatto presso il bel negozio ‘La fabrique de Pain d’Epice’ , forno che produce dolci artigianali, appunto. Il mio pan d’epice era con noci e fichi. La produttrice mi aveva garantito un mese di durata dall’apertura: l’ho mangiato in quattro giorni! Era eccezionale.

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Gourdon, la fabrique de pan d’epice

La visita a Gourdon è davvero gradevole ma finisce in fretta, la cittadina è molto piccola e pur apprezzando tutti gli scorci e i negozietti in un’ora si è visto tutto.

Route Napoleon

Riprendiamo così il pullman per scendere verso Cannes. Passiamo in mezzo a Grasse e Raffaella ne approfitta per raccontarci alcune cose molte interessanti. Prima di tutto ci svela che quella che stiamo percorrendo si chiama Route Napoleon, ossia la strada di crinale, di torre in torre che scelse Napoleone nel 1815 per tornare a Parigi dopo essere scappato dall’Elba. L’imperatore aveva soggiornato da giovane in queste zone ed era certo che avrebbe trovato collaborazione e assistenza durante la sua ascesa verso la capitale. I francesi del Sud erano ancora memori della difesa di Tolone nel 1793 e delle eroiche gesta del Buonaparte. Oggi la Route Napoleon è un percorso turistico che si può scegliere di affrontare, tutta o in parte, in diversi modi: in bicicletta, a piedi, in moto. Inaugurata nel 1932 conta all’incirca poco più di 300 km.

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Targa su una fiancata di Notre dame de Bon Voyage a Cannes

Grasse è una cittadina sulla Route Napoleon e fu soggiorno obbligato di Paolina Bonaparte, sorella dell’imperatore, e anche della regina Vittoria. Famosa per la produzione di essenze, caratterizzata dalla presenza di due antiche torri, ma anche nota per la presenza di un supercarcere.

Cannes

Giunti a Cannes decido di seguire Raffaella verso la parte più antica di Cannes per arrivare al punto panoramico. In passato c’ero già stata e avevo camminato lungo la Croisette, che ho scoperto chiamarsi così per l’originaria presenza di una croce posta alla base della collina del Suquet, a simboleggiare l’inizio del  territorio dell’ordine religioso dei monaci di Lerino. Difatti l’antico nome della Promenade de La Croisette è Chemin de la petite croix. La Croisette, lunga 2 km, è caratterizzata dalla presenza di un litorale sabbioso da una parte e da alberghi e negozi di lusso dall’altra.

A Cannes si svolge il famoso Festival del Cinema, a maggio di ogni anno, e la cittadina per sostenere le spese del Palazzetto del Festival e dei congressi ospita perennemente esposizioni e congressi internazionali. Gira attorno alla cittadina una clientela ricca ed esigente attirata anche da queste expo molto importanti, come quelle immobiliari destinate alle grandi magioni e residenze di lusso.

Camminiamo attraverso la via centrale, la Rue Meynadier, caotica e caratteristica, ricca di piccole attività commerciali non costose. Giungiamo così sulla fortificazione, che domina la baia di Cannes, rara testimonianza del Medioevo con il suo castello a base quadrangolare, inizialmente nato come monastero.

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Cannes, Le Castre

Dalla fortificazione possiamo ammirare la vista, fino alle isole Lerins.

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Cannes, panorama
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Cannes, le isole Lerins

Raffaella si diverte a incuriosirci con la storia della maschera di ferro, famoso prigioniero di Luigi XIV dall’identità sconosciuta detenuto inizialmente proprio nella fortezza sull’isola di Santa Margherita.

Ci dice scherzando e ridendo che, scappato si fosse nascosto in un’abitazione, poi catturato nuovamente, poiché in seguito fu giustiziato, dopo successive detenzioni.

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testimonianza della fuga del prigioniero, chiamato maschera di ferro

Sulla fortificazione si trova anche il Museo de la Castre, mostra eterogenea di pezzi d’arte regalati da facoltosi donatori.

A questo punto torniamo verso la base della collina e ognuno è libero di andare a curiosare tra i negozietti e le vie antiche del Suquet, oppure nel mercatino sulla piazza centrale.

Riesco addirittura a trovare la statua dedicata a Lord Brougham, un inglese che voleva andare a Nizza ma fu fermato per via del colera e rimase a Cannes alcuni giorni. Fu colpito dal clima e dal paesaggio e fu quindi artefice del suo sviluppo come meta turistica.

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Lord Brougham

La mia gita termina nella meravigliosa pasticceria di Jean Luc Pelé, dove mi tocca scegliere tra innumerevoli gusti di macaron, uno dei miei dolci preferiti, che qui sono a dir poco deliziosi.

Il viaggio di ritorno è stato allietato dal consolidarsi di un’amicizia nata per caso, su un pullman per la Francia, tra chiacchiere e risate e innocenti confessioni. Anna ed io ci rivedremo di sicuro.

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casa dipinta con personaggi del cinema

Segue galleria fotografica di altri scorci di Gourdon.

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Gourdon, scorci
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fortificazione