I BRUCIABARACCHE

Il cabaret a Genova.

Questo post l’ho scritto di notte, dopo lo spettacolo del 26 dicembre. L’ho scritto con l’intenzione di pubblicarlo qui, ma ancora non avevo aperto il blog e l’ho pubblicato sul mio profilo Facebook. Adesso mi sembra giusto riproporlo e chiedervi anche di condividerlo il più possibile perché la comicità a Genova è una cosa seria e dobbiamo farla conoscere a tutti!

Mi sono permessa solo qualche piccola modifica, rispetto a quello scritto alle tre di notte!

 

A me piace scrivere di emozioni, ma ridere non è un emozione, semmai è un azione. Però credo che sia l’azione che più si avvicina alla felicità.
Perché?
Dicono che ridere liberi le endorfine e questo ci faccia sentire bene. Anche mangiare il cioccolato libera le endorfine, ma fa pure male, ingrassa e fa venire i brufoli; anche fare l’amore libera le endorfine, ma non sempre è possibile. Ci vuole il partner, poi il tempo… poi la giusta atmosfera. Vabbé…
Anche correre libera le endorfine, ma io non corro nemmeno se mi insegue un leone e, pazienza, il leone avrà le endorfine a mille per una sera. Con la panza piena.
Quindi non mi resta che ridere.
Questo è il motivo per cui vado a vedere i @Bruciabaracche
Stasera avevo due posti prenotati, poi l’influenza bastarda ha messo ko la mia amica e siccome avere un posto prenotato ai Bruciabaracche è molto ambito ho scritto qui per vedere se qualcuno si volesse unire a me (e belin mi avete fatto andare da sola, ma peggio per voi!).
Ma… forse non tutti sanno cosa è o chi sono i Bruciabaracche.
Ecco. Ve lo spiego. Avete tempo, vero? Non sarò breve.
Ho conosciuto tanto tempo fa, ma non così tanto poi, Andrea Possa, accompagnato da Bruno Desole, sapevo di averlo già visto… ma non mi veniva in mente. E pensa che ti ripensa alla fine mi ha illuminato, hai presente “La Lella??” “Ma sssei fffuori?” No, eh, ancora non avete capito? Andrea è una metà dei Soggetti Smarriti. L’altra metà è Marco Rinaldi. Non solo comico. Anche scrittore. Ebbene, loro li vedevo da anni sul palco dell’Alemante e li ho sempre adorati. La loro interpretazione di Fogna e Campana è magistrale (non solo quello, ovviamente).
Così Andrea mi ha parlato di questo spettacolo, dove loro si presentano vestiti eleganti, che è una loro caratteristica, e insieme ad altri si alternano sul palco, con sketch vari.
Un cabaret, insomma.
Ma i Bruciabaracche sono unici. Primo perché l’affiatamento tra di loro è speciale, secondo, ridono con te. Sono contagiosi.
Si alternano sul palco:
Oltre ai già citati Andrea Possa e Marco Rinaldi: Daniele Raco, a cui vorrei dire, che sì, l’impiegato di banca ha chiamato anche me per uno sconfinamento di 20 euro, ma io ho iniziato molto prima di lui ha essere ehm, vera e sincera. E un po’ cattiva. Non vincerò il premio di correntista dell’anno. Pazienza.
Poi arriva Enzo Paci. Bravissimo. Due personaggi spettacolari Passadore e la mamma di Passadore. Non ve li posso spiegare perché li dovete vedere. Enzo ci piaci un sacco, davvero. (Anche su Colorado, eh!)
Poi arrivano Andrea Di Marco e la sua chitarra, ti rifà qualsiasi pezzo e ti fa cantare e scompisciare.
Gabri Gabra Daniele Ronchetti, ah, sì!!! Anche lui!! Sul palco dell’Alemante, rappava veloce con parole a caso. Nel senso date 10 parole a caso, lui ti faceva su il pezzo. Un mito. Gabri Gabra. Ora si è fatto più serio e con il vestito elegante è ancora più figo. Ma stasera ho scoperto che si è fidanzato con mezza Genova in un anno, quindi no, non fa per me.
Andrea Carlini, sposa un sacco di cause e facilmente va in trasferta, ma poi si pente. Andrea resta a Genova, che ti amiamo.
Chi mi manca. Ah..certo. Last but not least. Signore e Signori Antonio Ornano!!!! Dai, sì, quello che chiama la moglie crostatina, ma la odia (ma non è vero, dai, la adora), a Zelig, faceva il professore specializzato in animali (Prof. Tomaselli). Non lo avete presente? Male. Molto, molto male. (Non ci credo, comunque, lo trovate su Colorado il giovedì sera). Una volta l’ho incontrato a Brignole e io che non sono fisionomista, l’ho voluto salutare. “Ciao, Antonio”, cioè hai uno famoso vicino, lo saluti, no? Mi ha salutato, anche educatamente, ma secondo me si sta ancora chiedendo chi cazzo fossi. Antonio stasera sei mancato, tanto. Sei un mito.

Poi a rotazione sono sempre presenti ospiti internazionali (vabbé, ok, nazionali).
Stasera hanno beccato il povero Carlo Denei (cabarettista genovese di lunga data) che si faceva i fatti suoi, da spettatore e niente, ha dovuto salire sul palco!! L’ho detto che loro ti coinvolgono! E hanno fatto scomodare da Bergamo Nando Timoteo, che essendo del Sud, si è trovato la tipica platea Ligure stitica di risposte e risate, infatti è scappato!! Torna, possiamo essere meglio di così, sul serio. Sai, eravamo timidi! Scherzi a parte, bravissimo!
E poi! Bruno Desole alla fotografia (foto in evidenza estratta dalla loro pagina FB, di Bruno Desole) e video, Graziano Cutrona alla regia, bravissimo (autore televisivo e scrittore) e la mitica Arianna Traverso all’organizzazione generale e prenotazioni. Ma sbrigatevi perché i biglietti vanno a ruba  e il 19 gennaio ricominciano, tutti i venerdì alla sala chiamata del Porto ( che è appunto vicino al Porto, così qualcuno non fa domande stupide) alle 21.30 (vi dò un aiutino:  tel. 349 9145005 -via sms o dalle 17 alle 19)  e sulla loro pagina FB trovate anche le istruzioni per arrivarci. Quindi andate sulla loro pagina Facebook, mettete mi piace, seguite gli aggiornamenti e se vi manca la cioccolata, un partner per bumbizzare, la voglia di mettere le scarpette da corsa…Non vi resta che : Bruciabaracche!!!! (All night long…. se andate a vederli capirete…)

P.s. Non sono pagata!!  Sono solo una fan.
Anzi mi scuso se ho fatto omissioni o imprecisioni.

 

Perché ho voluto riproporre il post qui?
Molti dei comici citati non si limitano solo a recitare sul palco il venerdì sera (ovvio), ma sono artisti poliedrici che fanno tante altre cose e vorrei cominciare da questo articolo per potervi presentare il loro lavoro e il loro impegno, spesso anche nel sociale.
Quindi continuate a seguirmi per scoprire, di volta in volta, un’artista diverso e la sua peculiarità.
on stage
ph. Marco Marrè B.