SIMON DIETZSCHE

Simon Dietzsche, a cavallo nel tempo, tra New Wave e Rock Italiano.

Inauguro la mia sezione “Arte&Musica”con un articolo sul gruppo musicale SIMON DIETZSCHE.

Gli articoli di questa sezione non hanno la pretesa di essere critiche musicali o artistiche, perché non ne ho le competenze. Quello lo lascio fare agli altri.

Io cercherò il messaggio tra le righe, scaverò nei testi, nelle parole , mi soffermerò sulle sensazioni e sulle emozioni, sul significato che l’arte prodotta provoca ai suoi stessi autori e al loro pubblico. Dialogherò con gli artisti per comunicarvi il loro lato più umano.

I Simon Dietzsche sono una storica band genovese; nell’aprile del 2017 è uscito il loro secondo album, “Contatto”, a distanza di 24 anni dal loro primo lavoro discografico, “Se non ora quando” (Rimasterizzato recentemente).

Sono stati rappresentanti del genere New Wave a cavallo tra gli anni 80 e 90 e dopo 17 anni, nell’estate del 2015 si sono rimessi a suonare insieme appositamente per aprire una riedizione di un festival genovese (OltreIlJukebox 2015- 25 anni dopo), presentando una loro canzone simbolo: ‘Giardini di plastica’, questo perché curiosamente la canzone è intitolata come la location dove ha avuto luogo l’evento; sono tornati per accaparrarsi quel pubblico che ha ancora voglia di ascoltare e apprezzare un testo, per lo più impegnato.

Sotto la direzione di  Marco Mori, che ha creduto in loro, è nato il percorso di produzione di ‘Contatto’ presso l’etichetta Riserva Sonora Music Records di Adriana Rombolà, realizzato da Paolo Valenti, sound maker tra i più noti nella scena indipendente, negli studi stessi dell’etichetta. Una vera scommessa a 50 anni suonati!

Lo dico con un senso di orgoglio perché credere nei propri sogni e farli diventare realtà ha un maggior significato ‘nel mezzo di cammin di nostra vita’ che non a vent’anni.

Quando si hanno vent’anni è semplice gettarsi a capofitto nei progetti, crederci, fare le notti insonni per provare e riprovare un accordo o trovare la giusta intonazione, per caricare e scaricare gli strumenti, per andare lontano da casa a suonare i propri pezzi. La vita a vent’anni ci appare ancora lunga e con un sacco di opportunità da cogliere.

Invece può capitare a cinquant’anni di aver ceduto alla lusinga del lavoro con lo stipendio fisso, e per carità è giusto così, perché la vita è fatta di doveri e di responsabilità. Ma…

Ma non è del tutto vero. La vita magari ci ha portato una famiglia, dei figli, una casa e tante altre cose a cui pensare, ma la nostra vita è fatta per essere vissuta fino in fondo, senza rimpianti e i Simon Dietzsche hanno colto la palla al balzo! Sono tornati sui palchi con l’entusiasmo che solo la maturità inevitabilmente porta, insieme a qualche immancabile capello brizzolato.

I loro brani parlano, per esempio,  della malattia di un papà vista con gli occhi di un bambino in  “Parco Dolore”; di persone care che ci hanno lasciato in “Contatto”, che oltretutto dà il titolo all’album; di unioni civili in “Questa svolta”; di disoccupazione e mancate opportunità di lavoro per i giovani nel pezzo “Non nevica”  (il refrain non nevica sulle loro spalle sta proprio a significare che i loro capelli non sono ancora imbiancati) estratto come singolo dall’album il 29 settembre e il cui video è stato girato a Pra’, quartiere del ponente di Genova. Dove, non è segreto, io abito  e anche Ferdinando Barcellona, vocalist della band. Da qui la mia fortuna di conoscerlo personalmente e potergli porre alcune domande.

D.: “Ferdinando, so che non hai mai smesso di dedicare parte della tua vita alla musica, ma cosa ha significato per te avere l’opportunità di tornare a cantare con la band e di poter produrre la vostra musica?”

R.: “Tornare a suonare con la band della mia gioventù è stato sicuramente emozionante, gratificante ed entusiasmante.

Scrivere, soprattutto, e cantare le proprie canzoni dal vivo è qualcosa di inimmaginabile, che dà sensazioni di appagamento e soddisfazione che superano qualunque cosa”.

 

D.: “Avevi accantonato questo sogno o ci hai sempre creduto? E il tornare a parlarne con i tuoi compagni di avventura come è stato? ”

R.: “I sogni non si accantonano mai del tutto, per fortuna,  e rivivere tutto con i vecchi compagni, conosciuti 38 anni fa (quando eravamo tutti adolescenti imberbi), ma mai dimenticati e sempre presenti nella mia vita, ha aggiunto quel tocco di romanticismo che non guasta…

 

D.: “I vostri testi, di cui affermate l’importanza, sono spesso impegnativi e affrontano temi seri, a volte scomodi. Non avete timore di affrontarli?”

R.: “I testi hanno sempre avuto un’importanza fondamentale nella nostra musica, tanto che quando ci definiscono “cantautori rock” ci entusiasmiamo…siamo pur sempre cresciuti a Genova (la patria della musica d’autore). Il fatto di affrontare temi importanti ed anche scomodi non ci ha mai spaventato. Ovviamente trent’anni fa lo facevamo con più incoscienza e magari meno preparazione. Ora stiamo più attenti, ma la forza dirompente delle nostre parole non è venuta meno, anzi!

La differenza sostanziale rispetto agli esordi è che ora il processo di creazione dei testi ed i loro temi sono molto più condivisi; ne parliamo e discutiamo maggiormente tra di noi. Prima invece erano soprattutto espressione di chi li scriveva (quasi sempre io…).

D.: “Qual è uno dei tuoi testi preferiti? Puoi dirci perché?”

R.: “Personalmente sono legato a tutte le canzoni che ho scritto, non ne ho una preferita…però se devo scegliere mi sento molto legato a Contatto, per il tema trattato, il ricordo delle tante “anime belle” che ci hanno lasciato…non a caso ha dato il titolo all’intero Cd…

D.: “Ho letto recentemente della vostra partecipazione alla 8^ edizione premio Musica contro le Mafie. Vuoi parlarcene? Con quale brano avete partecipato?”

R.: “La partecipazione al concorso Musica contro le mafie non è stata entusiasmante, purtroppo. Sinceramente ci saremmo aspettati un’attenzione maggiore al tema richiesto. Invece pare siano state premiati brani che con la mafia avevano poco a che fare, ma che probabilmente avevano buoni sponsor. Apro una piccola parentesi, frutto di esperienza e riflessione personale: i concorsi sono sempre stati poco limpidi, anche vent’anni fa…lo sapevamo, ma speravamo che in questo caso, vista la delicatezza del tema potesse essere diverso.

Noi abbiamo presentato una canzone inedita ‘L’onore perduto’, scritta 21 anni fa, ma ahimè sempre molto attuale: è la storia di Vincenzina Marchese in Bagarella, figlia, sorella e moglie di boss mafiosi, suicidatasi per la fatica di vivere in un ambiente tribale e maschilista. L’unica speranza forse è (come scriviamo) “…generare al femminile / per spezzare le catene dell’ovile…”

D.: “ Quali saranno i vostri prossimi appuntamenti a Genova e perché venire a vedere un vostro concerto?”

R.: Il prossimo appuntamento elettrico Genovese sarà sabato 24 febbraio al Teatro Carignano, ci saranno poi altre date anche in acustico. Per esempio  l’8 marzo saremo al Mercato del Carmine e divideremo il palco con una serie di autrici femminili legate all’associazione LibriDa (N.d.A. Associazione Culturale di Arte e Scrittura).

Perché venire a sentire e a vedere un nostro concerto? Perché dal vivo non ci risparmiamo e diamo sicuramente il meglio. La nostra presenza scenica è quella che ci ha sempre caratterizzato anche in passato, molto più che i dischi… è il modo migliore per entrare nel nostro mondo!

D.: “Infine presentaci i componenti della band”.

R.:” I Simon Dietzsche sono:

I due reduci insieme a me della prima  formazione del 1980 : Andrea Rigo (chitarrista ritmico e compositore) e Paolo Galleano , batterista versatile e preciso!

Michele Pedemonte, tastiere e composizione e Paolo Bora Tansi, basso e cori , arrivati entrambi alla fine del 1989.

All’inizio del 2017 è entrato in pianta stabile Davide Giancotti , chitarrista degli Altera (storica band Genovese di rock alternativo), presenza fondamentale che ci ha dato un suono caratteristico, moderno ed attuale…pur essendo legato alla New Wave anni 80…il genere a cui apparteniamo da sempre! “

 

Vi ho presentato i Simon Dietzsche.

Spero di aver solleticato la vostra curiosità e di vedervi a uno dei  loro prossimi live.

Se volete farvi un’idea della loro musica potete cercare su YouTube il loro video “Non Nevica” o “Parco dolore”, sentire le intro dei loro pezzi su itunes o su Spotify, oppure acquistare il loro CD da DiscoClub in Via San Vincenzo, Genova.

 

Pagina fb             → https://www.facebook.com/simondietzsche/

Sito ufficiale       → https://www.simondietzsche.it/