MAX LO BUONO, ARTISTA POLIEDRICO

« Al mondo esiste una sola cosa peggiore dell’essere oggetto di conversazione, ed è il non essere oggetto di conversazione »

aforisma di apertura del romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde

 

Quando decido di scrivere un articolo su un artista la domanda che mi pongo sempre è: “Perché è una cosa bella?”

Ovviamente guardando le foto dell’artista che vi sto per presentare, la risposta potrebbe sembrare scontata e banale; ma non è così, malpensanti!

Max Lo Buono Foto di Raffaella Sottile

Max Lo buono è sicuramente un bel ragazzo ma oggi voglio farvi fare un immaginario tour nel suo lavoro e nelle sue molteplici capacità artistiche.

Infatti lo scopo del mio blog è quello di trovare notizie divertenti, riflessioni positive, azioni benefiche oppure, come in questo caso, artisti che mi abbiano trasmesso energia positiva e per questo motivo voglio farveli conoscere.

Vi è un altro motivo: mi piace molto sponsorizzare gli artisti nostrani e  far conoscere ad altri il loro lavoro e la loro passione. Genova è una città ostica, avara di complimenti, che quasi si vergogna di supportare chi lavora in essa e per essa. Io no. Amo la mia città e adoro scoprire i suoi talenti nascosti, anche se Max si sta scoprendo bene, direi.

Come e quando ho conosciuto Max Lo Buono? Per caso, direi.

Poiché io sono notoriamente molto curiosa, una sera di tre anni fa guardando “l’Eredità” sono rimasta colpita da un concorrente ligure, di professione musicista. Così l’ho cercato su Facebook (il potere dei social nel nostro secolo) e gli ho chiesto l’amicizia per poter scoprire un po’ di più della sua attività.

Tre anni fa le notizie su di lui non erano tantissime, ma a partire da quell’anno la sua carriera musicale, a livello produttivo ha sicuramente avuto un’impennata.

Nel 2014 avreste trovato su You Tube il video del suo brano “Sei la fine del mondo” , una pizzica in chiave rock che trovate QUI   A me piace molto, sia il brano che il video.

Ma è nel 2015 che finalmente esce il suo album “Tutto Molto Dandy”, il cui titolo rispecchia esattamente quanto lui mostra di se’ stesso in chiave molto ironica. Anche se l’opinione che ho di lui è che sia dannatamente serio in ciò che fa, ma che sfrutti l’autoironia come cavallo di battaglia. Una specie di cavallo di Troia con cui ci conduce alla scoperta del suo lavoro.

Tutto Molto Dandy
prodotto da Ettore Diliberto per ET-Team/Fermenti Vivi, distribuito da Aereostella

Ovviamente questo è solo il momento in cui ha l’occasione di raccogliere i frutti di tanto lavoro. Il lavoro di  molti anni.

Si avvicina alla musica all’età di 13 anni, alle medie, con un primo approccio alla chitarra; ma solo nell’epoca delle scuole superiori fonda la sua prima band e si dedica anche al canto e al ballo.

In realtà, scoprirò venerdì sera 19 gennaio, al suo concerto, il suo primo vero approccio musicale  è stato con il mandolino del nonno, a cui ha dedicato la canzone “La cravatta di Domenica”,  e che possiamo notare riprodotto nello sfondo della copertina del suo album, ovvia citazione del romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde.

Seguono quindi dall’epoca universitaria in poi diverse attività, sempre legate al mondo della musica e che talvolta lo vedono non davanti alla macchina da presa ma dietro, in qualità di videomaker; nella composizione di musiche per cortometraggi e nelle esibizioni con la sua compagna artistica , Emy Guerrisi ,ora anche produttrice.

Come hanno detto all’apertura del concerto di Venerdì, Max sembra essere più conosciuto fuori dalla sua città natale che in essa. Infatti dal  2015  all’estate 2017 si è esibito in apertura dei concerti di Eugenio Finardi e Cristiano De Andrè, e ha preso parte come cantante e corista a importanti eventi con la partecipazione di Mogol, insieme alle Custodie Cautelari, dividendo il palco con grandi chitarristi come Stef Burns, Maurizio Solieri, Ricky Portera, Cesareo (Elio e le Storie Tese), Gogo Ghidelli, Luigi Schiavone, Giuseppe Scarpato, Luca Colombo, Giacomo Castellano, Mario Schillirò, Matt Backer, Bicio Leo.

A ottobre 2017 ha partecipato alla 31° edizione  di Sanremo Rock.

Quindi quando ho visto che si sarebbe esibito proprio a Genova ho deciso di approfittare dell’occasione e  venerdì 19 gennaio sono andata a Teatro Carignano, splendida cornice, per sentire lui, finalmente dal vivo, e la band Radiostar, di Torino.

Non sono rimasta delusa. Max è davvero molto bravo e tiene il palco molto bene, le sue canzoni dal vero sono anche meglio, con l’accompagnamento vocale di Emy Guerrisi e dell’ottima band che lo supportava, composta da Salvatore Bazzarelli, Nicola Denti, Pier Bernardi e Leonardo Cavalca.

La scaletta, oltre ad alcune cover, prevedeva in apertura l’immancabile “Sono solo timido”, pezzo pop, estratto come primo singolo dall’album. Il brano è anche stato selezionato da Radio Deejay per il concorso “Deejay on Stage”.

Ascoltatela e guardate il video, in cui Max emula alcuni grandi della musica, e non solo,  QUI

Il pezzo è davvero orecchiabile e dopo averlo ascoltato canticchierete il ritornello.

Il pezzo successivo che abbiamo ascoltato è  “Il malinteso”, che racconta di quando l’amore frega anche un grande seduttore; sostiene non sia autobiografica, chissà?!

Anche questa potete ascoltarla QUI

Quando ha introdotto la canzone “Inevitabilmente follia” ha raccontato di averla scritta seguendo il consiglio di chi gli suggeriva una melodia più semplice, con poche variazioni e solo quattro accordi, stile ‘Sole, cuore, amore’. Io non me ne intendo, non so se è riuscito nell’intento, ma il pezzo è godibilissimo. Lo trovate nell’album.

Uno dei miei brani preferiti è però “Signor Direttore”, che io definirei pop-rock-funky e dissacrante! Il tema è quello del lavoro interinale e della pessima vita del dipendente in esso impiegato.

Seguivano i già citati “La cravatta di domenica”, brano melodico,  e “Sei la fine del mondo”.

La serata di venerdì sera è stata possibile anche grazie a Carlo Barbero, promotore di musica anche attraverso l’associazione culturale FaRe Musica a  cui vi suggerisco di dare un’occhiata perchè il programma di eventi è vasto e ricco e bisogna smetterla di dire che non c’è mai niente da fare!!

locandina di venerdì 19 gennaio

 

Spero di avervi incuriosito almeno un pochino; io non mi sono dilungata molto, ma se volete leggere e sapere di più su Max Lo Buono potete cercare informazioni dettagliate sul suo sito MLB , sul suo canale You Tube QUI , oppure mettere like alla sua pagina Facebook Max Lo Buono Cantautore , perchè tanto, visto che ‘semo de Zena’ vi assicuro che è gratis e rimarrete anche aggiornati sulle ultime news.

Oh, che poi se diventa famosissimo, non ditemi che io non ve lo avevo detto! Ad ogni modo un po’ di sano campanilismo non guasta mai…

Comunque, e con questo concludo, per venerdì sera Max aveva promesso Prosecco ai partecipanti al concerto e Prosecco è stato! Dovessi fare una scommessa direi che non scorre sangue genovese nelle sue vene!

“Un battito di arte ci salverà” (cit. da “Quelli come noi”) guarda il video

Le foto e le immagini sono tutte tratte dal suo sito e dalla pagina Facebook, dove possibile con citazione della fonte.

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