SCONFIGGERE IL SILENZIO

  1. Non lasciare che ti ami troppo forte

 

L’8 marzo si avvicina e io ho già iniziato a pensare a quali utili iniziative aderire.

Inutile che vi dica che l’8 marzo è La Giornata Internazionale della Donna che insieme al 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulla donna, rappresenta un momento di riflessione sullo stato dei diritti politici, economici e sociali delle Donne nel nostro paese e in tutto il mondo.

Ancora oggi, purtroppo, noto a volte commenti volti  a ritenere inutili queste giornate che io invece ritengo tuttora necessarie. Anzi mai come ora bisogna tenere alta la guardia e difendere i diritti acquisiti, non dandoli per scontati, pretendendo parità di genere effettiva, non solo sulla carta, sostenuta da politiche volte a migliorare la condizione della donna in famiglia e in società, incentivando autonomia e autodeterminazione.

Io credo fermamente che uno Stato con donne trattate alla pari, con gli stessi diritti, opportunità di studio e lavoro, ambizioni sociali, economiche e politiche non possa che essere uno stato progredito e migliore di questo. Sì, perché io davvero penso che ci sia ancora tanto da fare.

Tra le varie problematiche che le donne devono affrontare c’è quello delle violenze famigliari, che possono essere di vario genere, da quello fisico, a quello psicologico o economico.  Spesso le violenze continuano anche quando la donna decide di interrompere la relazione e si arriva al fenomeno dello stalking fino al femminicidio. Io lo voglio chiamare così perché è un omicidio di genere. Colpisce esattamente le donne che non sono state al loro posto, in una distorta ottica maschilista.

Non vi scriverò i terribili numeri di tutti questi fenomeni. Credo che siano sotto gli occhi di tutti. Ogni volta che leggiamo un giornale, dopo un femminicidio, ci riportano i numeri, i dati, le statistiche. Sono tanti, troppi. E ormai i numeri e le stime non fanno quasi più effetto. Io ogni volta, invece, stilerei una lista, di nomi, con le foto delle vittime, e di figli lasciati orfani, di madri e padri che piangono una figlia. Forse farebbe più effetto.

Poi in mezzo a chi fa tante parole ci sono le persone che aiutano.

Nello specifico oggi vi parlo di un’iniziativa dell’Associazione Culturale Mare di Note che con la collaborazione dell’A.M.I. Associazione Musicisti Indipendenti organizzano la terza edizione di SCONFIGGERE IL  SILENZIO- Non lasciare che ti ami troppo forte , manifestazione musicale benefica a favore del Centro Antiviolenza Mascherona.

 

Segnatevi la data! Sabato 3 marzo alle ore 21:00 presso la sede del Mare di Note, che si trova a Voltri, Via delle Fabbriche 12 R.

L’ingresso è a oblazione volontaria e  sarà interamente devoluto al Centro Antiviolenza. Sabato sera sarà presente Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza e delle case per donne vittime di violenza gestite dalla Cooperativa per presentarvi le loro attività.  La sede del centro inoltre, storicamente in Via di Mascherona, cambierà dal giorno 7 marzo e sarà inaugurata alle ore 11 in PIAZZA COLOMBO 3/7. Centralissima. Potete leggere delle iniziative proposte per questa occasione QUI.

Due parole velocissime sull’utilità dei centri antiviolenza. Ovviamente vi consiglio caldamente una visita al loro sito per scoprire tutti i servizi offerti, i progetti  e le attività specifiche che mettono in atto per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne e i minori.

Le mie due parole velocissime le spendo per dirvi che non è tempo sprecato informarsi anche se non è di vostro diretto interesse. Un giorno potreste avere bisogno di sapere cosa potrebbero fare per aiutare una vostra collega, una vostra cara amica, una sorella o la mamma dei compagni di classe di vostro figlio. Spesso le donne non parlano per vergogna. Se vi dovesse capitare che una qualsiasi donna si aprisse e vi dovesse confidare quella che voi riconoscete come violenza, di qualsiasi tipo, non esitate ad aiutarla. Dite loro come possono essere supportate. Non sarà facile, ma fatelo. Tenete presente che il primo passo è sempre quello di riconoscere che chi ci sta facendo male è al nostro fianco, poi però bisogna poter contare su tutta una serie di aiuti che supportino l’allontanamento e le eventuali conseguenze. Il centro fa tutto questo e soprattutto garantisce privacy ed anonimato.

L’altra cosa utile davvero è sostenere chi aiuta.

Quindi non posso che invitarvi a partecipare a questa serata musicale dove artiste cantanti donne si esibiranno e vi renderanno partecipi di questo progetto in cui loro per prime, assieme agli organizzatori, credono molto e in cui continuano ad investire. Sono già al terzo anno di questo progetto. Sosteniamole!

Canteranno Laila Iurilli, che accompagnerà i suoi pezzi al pianoforte, Manuela Abate, Giovanna Pischedda, Federica Lugli, Giulia Donati e Lella and Friends. L’offerta musicale è varia e l’ascolto spazierà tra diversi generi musicali.

Presentano Roberta Parodi e Giovanna Oliveri.

Potrete anche assistere a una dimostrazione di difesa personale di Fulvio Lombardoni.

Ovviamente io vi invito a presenziare alla serata perché tutte le persone citate offrono il loro tempo per un’iniziativa utile e a scopo benefico. La nostra partecipazione sarà gradita e volta ad aiutare davvero chi ha bisogno e magari a prevenire una brutta notizia al notiziario regionale.

Pensateci.

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