VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire

Nello scorso articolo vi ho parlato della rassegna letteraria che si è svolta a Velva il 17 agosto a cui ho assistito e partecipato.

Di nome conoscevo già il paese e c’ero anche stata parecchio tempo fa quando un mio amico mi aveva mostrato il rustico e il terreno su cui sarebbe sorto il suo b&b, oggi in piena attività. Si chiama ‘La Casa di Nonna Carlotta e può essere una piacevole base per escursioni nelle Cinque terre o nell’appennino ligure, se prima non arrivano tedeschi che hanno preceduto anche me!

Devo però ammettere che rivedere il paesino è stata una piacevole sorpresa. Velva è un borgo medievale tra le colline di Liguria a 15 km da Sestri Levante, sito nel comune di Castiglione Chiavarese, a 432 mt s.l.m e conta poco più di 100 abitanti.

Se ci passate con l’auto rischiate di perdervi il meglio, perché la statale passa tra case relativamente nuove, ma la vera bellezza è nel suo centro storico. Dovrete perciò abbandonare l’auto e intrufolarvi nei suoi vicoli e viuzze. Ogni scorcio è una poesia. Ogni casa, pietra sconnessa, arco, discesa impervia o rampicante vi riporta indietro in un tempo antico.

Gli stranieri hanno iniziato ad apprezzare la bellezza antica dei nostri borghi, ritengo perciò che sia giusto portare anche all’attenzione di tutti i tesori che il nostro territorio nasconde e custodisce. Da Genova è solo un’ora e mezza di autostrada e una gita fuori porta di domenica può portarvi a scoprire posti mai visti.

VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire
scorci di Velva

L’uscita autostradale è Sestri  Levante poi si prosegue per Castiglione Chiavarese, da lì sono solo 2 km e mezzo, ma l’importante è fermarsi quando si legge il cartello ‘Centro storico’, si possono percorrere ancora qualche centinaio di metri con l’auto poi si posteggia e ci si dirige verso la Chiesa di San Martino di Tours, situata al centro del paese e con un piazzale antistante decorato di bellissime pietre di fiume o di mare, bianche e nere. Quelle che chiamano anche risseu, ciottoli, e spesso decorano le piazzette in Liguria.

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Campanile di Chiesa San Martino di Tours

Il campanile ha la particolarità di avere ben cinque campane intonate sulle prime cinque note della scala maggiore di MI bemolle e suonano anche tanto! Hanno infatti spesso simpaticamente interrotto la rappresentazione letteraria a cui stavo assistendo.

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piazzale antistante la Chiesa San Martino di tours
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Antico cancello
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Casa sul piazzale della Chiesa

Per stupirsi bisogna lasciarsi guidare dalla curiosità e addentrarsi nella pancia del paese, passare sotto i Volti e non temere la penombra.

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Antichi passaggi

VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire

Fino ad arrivare ad antichi sentieri. Ho così trovato un cartello che indica la strada di Vasca. Infatti proprio in quel punto aveva inizio la mulattiera che collegava Velva con Moneglia, unica strada per lo scambio di genti e di merci, oppure per pellegrinaggio e recarsi al Santuario della N.S. della Guardia di Velva. Vi si spostavano anche i contadini che andavano a lavorare nei castagneti.

VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire
cartello informativo
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da qui parte il sentiero di Vasca

Sempre curiosando tra le case e le piazzette si trovano scorci che sarebbero perfetti per i pittori

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porta azzurra
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alla tavernetta
VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire
tetti e boschi

All’interno del paese, nei locali dell’antico oratorio dei Bianchi, è stato creato il Museo Diffuso della Civiltà Contadina, al cui interno sono visibili reperti e testimonianze della vita contadina del secolo scorso. L’intera zona ha vissuto di solo lavoro della terra per parecchio tempo ed essendo un territorio impervio e difficile il Museo dà valore ad un lavoro difficile e spesso ai limite dell’impossibile, facendo dell’intera Velva testimonianza e parte integrante.

Spostandosi di pochi chilometri verso Varese Ligure, sulla linea di valico della strada provinciale passo Centocroci troverete il Santuario di N.S. della Guardia di Velva: costruito nel 1895. Ammetto, mea culpa, di non aver visitato il Santuario al suo interno benché vi siano oggetti sacri mirabili ma di essermi fermata sul suo piazzale solo per mangiare a pranzo presso l’albergo ristorante omonimo, di cui avevo letto ottime recensioni. Ed è infatti stato all’altezza. Come dire, va bene la cultura, ma quando è l’ora di mangiare ci fermiamo e assaporiamo i cibi locali.

Restando sull’argomento e con una piccola digressione vi parlerò di un altro posto particolare in cui ero stata qualche anno fa e dove ho voluto portare mio figlio Marco, che è un’ottima forchetta nonché buongustaio.

Dopo aver superato Velva c’è un bella curva a gomito che vi porta a Carro, poco prima del paese stesso c’è una deviazione sulla destra per Pavareto. Percorrete 2,2 km ed eccovi in un posto speciale: Il Filo di Paglia.

Perché è speciale? Ve lo spiego. La casa che ospita il ristorante e le stanze, alcune, del b&b è stata costruita con la paglia, mentre le altre stanze sono in una Villa Coloniale , ristrutturata in bioedilizia.

La proprietaria ha fortemente voluto questo tipo di costruzione e si impegna quotidianamente in questa sua ricerca di biologico e naturale. Le stanze sono belle e curate, di charme, ognuna con un arredamento curato e ingresso indipendente e il pilastro portante dell’Agriturismo è la cucina. La produzione propria di verdure e l’allevamento di una rara razza bovina, tipica della Liguria, la ricerca costante di ingredienti biologi e naturali, nonché la romantica terrazza con vista boschi e cielo stellato faranno della vostra cena un’esperienza indimenticabile.

Appena arrivata Francesca mi saluta con affetto e mi invita ad andare a vedere l’ultimo nato nella stalla: un vitellino di razza bovina cabannina.

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vitellino di razza Cabannina

Questa razza stava per estinguersi ma grazie anche al loro allevamento i capi sono nuovamente in aumento. È una razza rustica, di taglia medio-piccola , produce poco latte ma di altissima qualità, da qui la produzione in proprio di formaggi unici a latte crudo. Inutile dire che ne ho preso un piatto intero di degustazione, serviti con miele, noci e mostarda di frutta. Marco invece ha potuto degustare ragù di carne e brasato e mi ha dato ragione, ne valeva la pena!

VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire
A lume di candela, con vista Appennino

Ah, per amanti del vino e del buon bere la carta dei vini è ricca e speciale: vini naturali del territorio. Insomma se vi trovate da queste parti io una visita la farei.

Per proseguire invece nella scoperta del territorio sabato 18 ho voluto portare Marco a vedere Varese Ligure. Il borgo è situato nella Alta Val di Vara, nota come ‘Valle del Biologico’.

 Varese Ligure è stato il primo comune italiano ad ottenere le certificazioni ambientali (ISO 14001 e EMAS) e nel 2004 è stato premiato dall’Unione Europea come migliore comunità rurale.

Io conosco molto bene le bellezze del territorio e la qualità del cibo di questa valle perché per anni sono andata in un agriturismo che faceva allevamento del bufalo, a Suvero, Rocchetta di Vara. La mia frequentazione era così assidua da stringere amicizia con i proprietari. Purtroppo poi hanno ceduto e io non ho mai avuto il coraggio di provare la gestione dei  nuovi proprietari.

Pertanto vi consiglio di prendervi un weekend, soggiornare in uno dei tanti b&b e girare per i borghi medioevali, concedendovi soste per ottimo cibo e vini autoctoni.

Varese Ligure è anche chiamato il paese tondo per la caratteristica forma ellittica con al centro la piazza adibita a mercato, la forma tonda fungeva da fortificazione.

VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire
foto dal web, Varese Ligure dall’alto
VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire
descrizione del borgo

Il nome Varese deriva appunto dal fiume Vara, che lo attraversa e la sua storia di feudo dei Fieschi è testimoniata dal bellissimo castello medioevale.

VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire
Castello dei Fieschi

Ancora funzionante e intatto nella sua forma il bellissimo ponte romanico che porta al quartiere Guercino che si sviluppa sulla collina e  degrada verso il fiume Vara.

VAL DI VARA: VELVA E DINTORNI, un territorio tutto da scoprire
ponte romanico di Varese Ligure

Il ponte è a una sola fornice e risale 1515, costruito dopo una forte pioggia che  spazzò via la passerella e che trascinò con sé anche un giovane ragazzo che si salvò e raggiunse la giovane moglie.

Sulla sponda destra del ponte notiamo  questo bassorilievo quattrocentesco,

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La Nascita, la Morte la Resurrezione di Cristo

esempio di devozione popolare.

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Varese Ligure, scorcio

Lasciatevi portare dalle sue vie, dai suoi portici, a volte dalle note di un pianoforte, scappate da una finestra aperta, che vi porteranno a seguirle ipnotizzati, come se fosse il pifferaio magico.

Per ora il mio giro è terminato, non ho potuto fermarmi di più perché mi sarei trovata a tornare il sabato di ferragosto, ma devo ammettere che dopo questa gita mi è rimasta una gran voglia di tornare a scoprire altri territori stupendi, a volte un po’ sottovalutati, ma ricchi di storia, testimonianze umane, duro lavoro della terra e dominio su terreni aspri e impervi ma che sano dare frutti ricchi,saporiti e dolci, cullati dal sole e dall’aria salmastra di Liguria.

Val di Vara, la valle dei borghi rotondi del biologico e dello sport.