VOGLIO FARE IL VOLONTARIO ALLA FONDAZIONE AIRC

Azalea

Se hai deciso che vuoi dedicarti al volontariato ecco una serie di articoli che potrebbe aiutarti nella scelta dell’associazione, ONLUS o Ente di Terzo Settore.

Continua la mia ricerca di testimonianze tra i volontari.

Oggi parlerò con una volontaria dell’AIRC, fondazione che sostiene la ricerca, la prevenzione e le cure contro il cancro.

Brevi cenni sull’AIRC.

AIRC nasce nel 1965, grazie ad alcuni soci fondatori come Umberto Veronesi e Giuseppe Della Porta, che hanno creduto nella possibilità di fare ricerca per combattere il cancro. La parola stessa non era quasi pronunciabile, figuriamoci pensare alle cure!

Ancora oggi la missione di AIRC è rendere il cancro sempre più curabile e  lo fa tramite il finanziamento di progetti di ricerca e l’istituzione di bandi e programmi per giovani ricercatori.

Un altro obbiettivo importante, da non sottovalutare affatto, è anche il lavoro di sensibilizzazione e informazione al pubblico dei progressi ottenuti. Si nota una tendenza a dar credito alle pseudoscienze, che non basano le loro affermazioni sul metodo scientifico e uno specifico articolo dello statuto di AIRC prevede la divulgazione dei progressi compiuti dalla ricerca nella prevenzione, diagnosi e terapia del cancro.

Tutte queste attività sono possibili solo grazie ai sostenitori e ai volontari, in entrambi i casi quindi potenzialmente ognuno di noi. Ad oggi AIRC conta ben 20.000 volontari.

“Contro il cancro, io ci sono”, questo lo slogan che tutti possiamo dire, sostenendo come possiamo.

Vi suggerisco vivamente una visita al sito AIRC, alla sezione cosa facciamo , per capire meglio i vari fronti di ricerca e le attività in essere . Tutto il sito è molto intuitivo e ben fatto, pertanto potrete trovare facilmente ogni informazione vi occorra o soddisfare le vostre curiosità.

A link che raggiungerete cliccando QUI troverete le innumerevoli modalità per sostenere la fondazione: donazione, 5 per mille, lasciti e infine DIVENTARE VOLONTARIO.

Io ho parlato con una mia amica, Giusy Ferrari. Sapevo che lei svolge attività per AIRC e le ho rivolto le mie domande per capire un po’ di più cosa può si può fare per la fondazione, se si decide di dedicare un po’ del proprio tempo al volontariato.

La testimonianza:

Domanda 1. Come hai conosciuto l’associazione per cui svolgi volontariato?

Giusy: Ho conosciuto AIRC attraverso le sue campagne di informazione riguardanti prevenzione e ricerca sul cancro.

Domanda 2. Quanto tempo dedichi al volontariato ? Settimanalmente in maniera costante, oppure saltuariamente per determinati eventi ?

Giusy: Attivamente seguo tre campagne in piazza. A gennaio con la distribuzione della arance, a maggio, in concomitanza della festa della mamma, con le azalee e a novembre con i cioccolatini.

A causa del Covid-19 ovviamente non si potrà svolgere la campagna in piazza per le azalee, ma AIRC ha trovato il modo di arrivare comunque nelle nostre case attraverso una nuova iniziativa.

“Per la prima volta in trentasei anni L’Azalea della Ricerca non sarà distribuita in piazza dai volontari ma si potrà ordinare su Amazon.it e riceverla direttamente a casa grazie al contributo di Banco BPM.

Visita il sito speciale della manifestazione lafestadellamamma.it o ordinarla su Amazon “

Comunque , in una situazione di normalità, al lato pratico sono tre giornate.

Io ora sono responsabile di piazza e quindi dedico un po’ più di tempo a ridosso delle giornate stesse per la preparazione, l’affissione delle locandine, la diffusione delle informazioni tramite i social e i rapporti con gli uffici competenti a cui fanno la capo le campagne e le responsabili di tutte le piazze.

Domanda 3. Perché hai deciso di svolgere un’attività di volontariato e in quale momento della tua vita?

Giusy: Tra il 2000 e il 2002 la mia famiglia è stata toccata da vicino dal tumore, che ha colpito due zii, quasi contemporaneamente, uno dei due purtroppo poi è mancato. Pur sapendo di non poter fare nulla di concreto perché  non sono ne’ medico ne’ ricercatore,  ho cercato il modo di rendermi utile. Attraverso il web ho cercato notizie su AIRC, che già conoscevo per le sue campagne, per approfondire lo scopo delle sue raccolte fondi e lì ho deciso che sarei diventata volontaria. Ho contattato la sede ligure e mi hanno dato il riferimento della responsabile di piazza del ponente e ho iniziato nel 2003 con la campagna delle Azalee.

Domanda 4. Consiglieresti l’associazione di volontariato per cui tu svolgi la tua attività a qualcun altro e per quali motivi?

Giusy: In tutti questi anni ho cercato di coinvolgere più persone possibili nelle manifestazioni di piazza. Insieme agli altri volontari abbiamo aumentato i punti di distribuzione nelle giornate di manifestazione e anche i quantitativi. Siamo diventati un bel numero di volontari attivi e mi auguro che il numero continui a crescere. Credo fermamente nella ricerca e mi sento di incoraggiare altri ad avvicinarsi ad AIRC, proprio per il suo ruolo di prevenzione, ricerca e informazione.

Domanda 5.  Che tipo di attività svolgi?

Giusy: Da quattro anni sono responsabile di piazza, quindi tengo un po’ le fila nel gruppo dei volontari che si è venuto a creare in tutti questi anni.

Domanda 6. Ci sono altre attività da svolgere nell’associazione?

Giusy: Certo. Si può  diventare volontario di piazza per le campagne nazionali o quelle locali, promosse dai comitati regionali e bastano anche poche ore del proprio tempo per sostenere la ricerca.

Airc segue molti progetti e altre campagne di raccolta fondi, manifestazioni sportive, artistiche, teatrali, musicali.

Solo per fare un esempio , a dicembre il comitato Liguria ha organizzato un mercatino, in occasione della quinta edizione di “Solocosebelle”, con vendita di abiti, bijoux e accessori per raccogliere fondi.

Domanda 7.È necessario fare un corso?

Giusy: No, non è necessario svolgere un corso, la cosa più utile è sicuramente essere presenti.

Domanda 8. Hai conosciuto persone nella attività di volontariato?

Giusy: Ho conosciuto molte persone in tutti questi anni e con alcune stiamo portando avanti un discorso di crescita e continuità. Non bisogna mai temere di avvicinarsi al volontariato perché non sarà mai chiesto di più di quanto una persona possa offrire, perciò ogni approccio è utile e ben accetto. Consiglio di contattare il comitato di regione attraverso i form che ci sono on line e rappresentare tranquillamente la propria disponibilità.

Domanda 9. Dove svolgi la tua attività di volontariato, si può svolgere anche in altri posti?

Giusy: La mia piazza è quella di Voltri.  Durante le iniziative ci sono diverse piazze con il punto di raccolta fondi. Le iniziative nazionali sono molto capillari e diffuse sul territorio. Diverso è per quelle locali che normalmente si svolgono per un periodo prolungato nel tempo e in un unico luogo.

Ci tengo poi a fare una considerazione personale. Si può pensare che parlare di malattia sia una cosa negativa, una specie di tabù, un argomento che è meglio non affrontare, in realtà penso che riconoscere l’importanza della tematica e affrontarlo sia un primo segnale di speranza e anche di volontà di sconfiggere la malattia, in ogni suo aspetto, da quello psicologico della paura a quello concreto del suo stesso decorso. §§§

Ringrazio Giusy per la sua disponibilità e le sue risposte esaustive e precise. Ho davvero potuto constatare quanto per lei sia importante ciò che fa e quanto ci si impegni.

Anche Giusy mi aveva reso l’intervista prima dell’emergenza Covid-19 e io stavo aspettando il momento giusto per iniziare a pubblicare gli articoli, poi anche su suo impulso abbiamo deciso di procedere per dare visibilità alla campagna dell’Azalea che quest’anno ha bisogno  di tutti gli sforzi possibili.

L’Azalea della Ricerca è simbolo della ricerca sui tumori delle donne e quest’anno amplifica il suo valore simbolico diventando un regalo ancora più speciale da dedicare a tutte le mamme. Direttamente da casa tua, con il tuo smartphone acquistala su Amazon e falla recapitare a casa di chi ami: la mamma , ma anche le altre donne importanti della tua vita. Sorelle, figlie, mogli e fidanzate. Contribuirai così a una delle raccolta fondi più importanti nell’ambito della ricerca oncologica.

“La campagna dell’Azalea della Ricerca intende sottolineare una volta di più la centralità della ricerca scientifica nella battaglia contro il cancro delle donne. Le pazienti beneficiano oggi dei risultati che i ricercatori hanno ottenuto grazie a decenni di studi e investimenti, per questo è fondamentale continuare a sostenere con fiducia il loro lavoro, unica possibilità per un futuro sempre più libero dal cancro.

Banco BPM, partner istituzionale, sostiene ‘L’Azalea della Ricerca’ promuovendola sui propri canali e contribuendo a farla arrivare nelle case dei sostenitori. Inoltre coinvolge clienti e dipendenti a sostenere la ricerca sui tumori che colpiscono le donne con una campagna di raccolta fondi attraverso sportelli bancomat abilitati, home banking e bonifico bancario” (dal comunicato stampa).

Ovviamente io l’Azalea l’ho già acquistata e Amazon la recapiterà direttamente a casa della mia mamma!

 

È POSSIBILE GARANTIRE CONTINUITÀ AL LAVORO DEI RICERCATORI

ANCHE CON UNA DONAZIONE

  • con tutte le carte di credito su airc.it o chiamando un operatore AIRC al numero verde 800 350 350 (attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 19.30)

chiamando il 4 5 5 2 1 da telefono fisso per donare 5 o 10 euro o inviando al 4 5 5 2 1 uno o più SMS del valore di 2 euro (Fino al 31 agosto dona 2 euro con un SMS al 45521 dal tuo cellulare personale Wind Tre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali oppure chiama il 45521 per donare da telefono fisso 5 euro con TWT, Convergenze e PosteMobile, oppure 5 o 10 euro con TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb, Tiscali

5×1000 per Fondazione AIRC moltiplica i risultati della ricerca Oltre 1,6 milioni di italiani, anno dopo anno, hanno scelto di destinare il proprio 5 per 1000 ad AIRC, consentendo così la nascita di 23 programmi speciali, studi all’avanguardia focalizzati nella ricerca di nuove cure e di nuovi strumenti diagnostici. Una scelta che sta facendo la differenza nel rendere il cancro sempre più curabile. È possibile moltiplicare i risultati della ricerca sul cancro inserendo il codice fiscale 80051890152 nella dichiarazione dei redditi.

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